VIDEOINTERVISTA

Security a misura di LOB, la ricetta di Luxottica

La protezione costa e costa sempre più cara. Ecco perché occorre implementare una strategia si sicurezza selettiva dei dati che favorisca gli asset più critici per il business. E se il sistema informativo è sempre più esposto al pericolo “social”, la chiave di volta è la comunicazione (interna). Ne parla in questa videointervista Matteo Emilio Corsi, Security and Compliance Director di Luxottica

Pubblicato il 11 Mar 2016

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Un approccio di tipo adattivo quello sperimentato per governare la sicurezza IT dal gigante dell’occhialeria Luxottica.

Un modello che in passato era incentrato sul reperimento delle informazioni sulle nuove minacce e puntava sui modelli organizzativi esistenti per fronteggiare questi pericoli.

Progressivamente, però, ci spiega il Security and Compliance Director, Matteo Emilio Corsi, l’azienda bellunese si è orientata sempre più verso nuovi modelli organizzativi di governance della sicurezza – e della cybersecurity in particolare – adeguati alle diverse esigenze delle singole Line Of Business, quasi come un abito sartoriale. La necessità di proteggere i dati transazionali e quelli dei clienti finali si scontra, oggi, con un ecosistema informativo sempre più vulnerabile alle sfide “social”.

Per far fronte a queste minacce occorre sviluppare all’interno dei dipartimenti di IT security nuove competenze, come quelle orientate all’internal communication, che mira a diffondere la cultura della sicurezza e migliorarne l’efficacia. Altro tema che Luxottica sta affrontando è quello della classificazione delle informazioni, utile per promuovere strategie di protezione “selettiva” dei dati.

Protezione a misura di LOB, la ricetta di Luxottica

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