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Il futurologo Jack Uldrich: ecco come si stanno trasformando gli ambienti di lavoro

Internet of Things, Big Data, social network, piattaforme di “sharing economy” modificheranno sempre di più il nostro modo di lavorare. L’esperto fa il punto delle trasformazioni in atto

Pubblicato il 18 Dic 2015

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Negli ultimi anni le modalità di lavoro stanno vivendo cambiamenti radicali, trainati dalle tendenze emergenti, a loro volta guidate da nuove tecnologie portano a nuovi scenari di business e modificano anche l’ambiente di lavoro.

Il luogo di lavoro del futuro sarà modellato da tecnologie che faciliteranno e miglioreranno la collaborazione, limitando le distrazioni, stimolando la creatività e cambiando il mondo dell’ufficio. In questa evoluzione svolgono un ruolo importante aziende come Epson, che da una parte continuano a innovare anche settori considerati ormai “maturi” (stampa e videoproiezione), e dall’altra portano novità significative introducendo nuovi prodotti basati su tecnologie all’avanguardia (occhiali intelligenti Moverio, sistema PaperLab).

Proprio grazie all’azienda giapponese, ne parliamo con Jack Uldrich, futurologo di fama mondiale che ci spiega quali saranno le tecnologie che più di tutte guideranno i cambiamenti negli ambienti di lavoro del futuro.

Secondo lei, quali sono le tecnologie trainanti che stanno guidando i cambiamenti sul posto di lavoro?

Sono tre le tecnologie che più di tutte stanno migliorando gli ambienti di lavoro. Innanzitutto la comunicazione mobile-web-video: sempre più persone lavoreranno da casa, da uffici temporanei e in ambienti di lavoro condivisi, riducendo così il traffico dovuto agli spostamenti e le spese di mantenimento degli uffici da parte delle aziende. In secondo luogo, l’Internet of Things, che estenderà al mondo la rete degli oggetti e dei luoghi concreti portando numerosi benefici. Per esempio, pensiamo a dei sensori che regolano l’illuminazione, il riscaldamento e il condizionamento negli uffici andando incontro non solo ai bisogni individuali, ma permettendo di controllare i consumi e limitando al minimo gli sprechi. Per concludere, la convergenza dei Big Data e dell’intelligenza artificiale che aiuterà le persone a organizzarsi in maniera più efficiente. Per esempio, gli smartphone o i dispositivi indossabili (Smartwatch, Smartband, ecc.) non solo ci diranno quando fare le commissioni, ma anche l’ordine preciso e il percorso esatto per risparmiare tempo, carburante e ridurre lo stress.

I social network hanno modificato drasticamente il modo di relazionarsi fra le persone, anche sul lavoro. Quali evoluzioni vede per il futuro?

Le piattaforme social come Facebook, Twitter, Instagram, ecc. continueranno a permettere la condivisione di idee e di informazioni sempre più velocemente. A questo scenario si aggiungeranno i dispositivi per la realtà virtuale che impatteranno profondamente su come le persone interagiscono con lavoro, scuola e altri organi perché, grazie alla possibilità di minimizzare le distanze fisiche, permetteranno di comunicare senza barriere.

E per quanto riguarda l’aspetto organizzativo/strutturale nelle aziende, quali saranno le prossime tendenze?

A livello organizzativo, i grandi cambiamenti strutturali saranno dovuti ai continui sviluppi delle piattaforme di “sharing economy”, come AirBnB e Uber. Nel prossimo futuro, questi modelli di business trasformeranno anche il mondo real estate (con la condivisione di uffici), il mondo bancario (agevolando i prestiti peer-to-peer) e il settore healthcare, dove medici e personale sanitario torneranno a fare “visite a domicilio” in cambio di modeste cifre (NDR: Uldrich si riferisce evidentemente alla situazione USA).

Quali saranno i principali settori coinvolti e quali i cambiamenti più significativi?

Nel settore retail, i continui progressi nel Mobile, Cloud, Big Data e intelligenza artificiale porteranno a un ribaltamento di prospettiva: non saranno più i consumatori che “andranno” su internet, ma sarà internet ad “andare” da loro sotto forma di informazioni personalizzate e di offerte mirate che saranno immediatamente visualizzabili su smartphone e dispositivi indossabili.

Nel settore sanitario, invece, se prima le persone andavano dal medico solo quando erano malate, nella società del futuro la tecnologia permetterà di identificare in anticipo lo stato di malattia. Ciò renderà possibili azioni preventive, permettendo di vivere più a lungo e in salute.

I giorni in cui un singolo professore insegnava a un intera classi sono quasi finiti. Anche nel mondo dell’istruzione stanno avvenendo profondi cambiamenti. Corsi online e Massive Open Online Courses (MOOC) continueranno ad aumentare e potranno essere seguiti tramite diverse modalità: dal computer, ma anche dallo smartphone, fino ad arrivare a piattaforme di realtà virtuale. In questo modo le classi del futuro saranno disponibili 24h su 24 e saranno sempre accessibili in qualunque momento da qualunque luogo. 

Per concludere, la robotica e la stampa 3D trasformeranno radicalmente il settore manifatturiero. Entrambe le tecnologie continueranno ad evolversi in termini di costi e performance. In particolare, i robot opereranno a stretto contatto con le persone che potranno lavorare così in un ambiente più sicuro ed efficiente. La stampa 3D avrà certamente un grande impatto sulla produzione innanzitutto per quanto riguarda il numero di oggetti fabbricati, incluse automobili e aerei. Inoltre, un enorme vantaggio sarà poter produrre gli oggetti vicino a dove dovranno essere utilizzati o consumati: l’effetto sui grandi produttori e sulle aziende dei trasporti sarà certamente profondo.

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* Jack Uldrich è un futurologo di fama mondiale e autore di 11 libri, il più recente si intitola Foresight 20/20: A Futurist Explores the Trends Transforming Tomorrow, nel quale esplora come “l’Internet of Things”, i “Big Data”, i social media, la robotica, l’intelligenza artificiale, il consumo collaborativo e l’energia rinnovabile possono cambiare la nostra vita quotidiana.

Uldrich è fondatore e “chief unlearning officer” di “School of Unlearning”, una società internazionale di consulenza che aiuta aziende, governi e organizzazioni non-profit preparandole ad affrontare con profitto i periodi di trasformazione, sia dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo e della leadership. Ha lavorato con aziende Fortune 100, società a capitale di rischio e enti governativi, ma anche con centinaia di altre aziende e organizzazioni provenienti dai cinque continenti.

Scrive per The Wall Street Journal, Businessweek, the Scientist and The Futures Research Quarterly e partecipa frequentemente ad eventi e trasmissioni televisive (inclusi CNBC, MSNBC and CNN) come esperto di tecnologia, gestione dei cambiamenti e leadership.

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