Mobile Health

Apple ResearchKit, il Mobile rivoluziona anche gli studi clinici per i nuovi farmaci

Le prime App per la raccolta e il monitoraggio di dati clinici sviluppate con la piattaforma open source sono incentrate su asma, tumore al seno, malattie cardiovascolari, diabete e morbo di Parkinson, e hanno già superato 60.000 utenti iPhone iscritti nelle prime settimane di disponibilità

Pubblicato il 17 Apr 2015

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Le tecnologie Mobile stanno rivoluzionando molti settori, e tra questi c’è anche il farmaceutico, ma non solo con l’applicazione più immediata, che è l’informatizzazione degli informatori scientifici. Un altro esempio di “trasformazione mobile” molto innovativo è quello esempificato dal recente annuncio di Apple ResearchKit, che coinvolge profondamente anche il mondo sanitario, e punta a cambiare radicalmente la conduzione degli studi clinici su cui si basano gli sviluppi dei nuovi farmaci.

ResearchKit di fatto è una piattaforma open source per lo sviluppo di App di raccolta e monitoraggio dei dati clinici, che sfrutteranno la capacità degli smartphone di controllare i nostri livelli di attività, stili di vita e abitudini. In pratica, le App ResearchKit permetteranno di monitorare continuamente e in tempo reale i sintomi delle persone malate e le loro reazioni ai farmaci. Proprio in questi giorni Apple ha aperto l’uso della piattaforma: d’ora in poi i ricercatori medici in tutto il mondo potranno usare la piattaforma per realizzare le proprie App, mentre gli sviluppatori potranno contribuire al struttura ‘open source’ con nuovi moduli di ricerca.

ResearchKit è pensata per integrarsi con HealthKit, il nuovo strumento di iOS 8 che permette alle app di salute e fitness per iPhone di lavorare insieme. Con HealthKit sono già state sviluppate più di 900 App, e con il consenso dell’utente ResearchKit può accedere ai dati giornalieri generati da HealthKit, come conteggio dei passi, calorie bruciate e battiti cardiaci, e metterli a disposizione dei ricercatori medici. Le prime App per la ricerca sviluppate con ResearchKit si occupano di asma, tumore al seno, malattie cardiovascolari, diabete e morbo di Parkinson, e hanno già superato i 60.000 utenti iPhone iscritti nelle prime settimane di disponibilità sull’App Store. L’App relativa al Morbo di Parkinson può, ad esempio, misurare tremori alle mani, attraverso un touchscreen iPhone; il tremore vocale, usando il microfono; e l’andatura, quando si cammina con il dispositivo.

Il Mount Sinai Hospital, il Weill Cornell Medical College e LifeMap hanno sviluppato l’App Asthma Health per analizzare in modo più approfondito i fattori scatenanti dell’asma. L’App aiuta gli utenti a gestire la malattia evitando le aree in cui la qualità dell’aria potrebbe peggiorare i loro sintomi. E dato che lo studio analizza i diversi schemi con cui i sintomi si presentano nei singoli pazienti, i ricercatori sperano di scoprire nuovi modi per personalizzare le cure mediche.

«Siamo soddisfatti e motivati dal riscontro ricevuto per ResearchKit da parte della comunità di medici e ricercatori e dai partecipanti agli studi clinici. Studi che solitamente coinvolgevano poche centinaia di partecipanti ne contano ora decine di migliaia», ha dichiarato Jeff Williams, Senior Vice President Operations di Apple. La vera trasformazione infatti è che finora gli studi clinici sono sempre stati fatti su un numero relativamente piccolo di pazienti, la cui adesione doveva essere raccolta in ospedali e strutture attraverso complessi questionari. Con questa nuova modalità adesioni e gestione della privacy si possono gestire direttamente sullo smartphone, e uno studio clinico può essere condotto su un numero di persone molto più alto, raccogliendo quindi una gamma e un volume di dati molto più alto da elaborare per verificare molto meglio effetti positivi e reazioni collaterali ai farmaci. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, di cui è difficile pensare ora tutte le possibili conseguenze e ramificazioni.

Una delle prime ovvie considerazioni è che una piattaforma del genere può supportare anche lo sviluppo di App per dispositivi indossabili (Wearable) più adatti al rilevamento dei parametri clinici, o addirittura pensati specificamente per una precisa sperimentazione. «I numeri sono tutto – dichiara Eduardo Sanchez, dell’American Heart Association, sul sito di Apple -. Più sono le persone che contribuiscono con i loro dati, più grandi sono i numeri, più accurata la rappresentazione di una popolazione, più utili i risultati. Una piattaforma che permette di raccogliere e condividere una grande mole di dati non può che essere un beneficio per la ricerca medica».

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