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La tecnologia come driver del business: la sfida di PRES

in crescita fatturato e dipendenti per il system integrator, che interpreta la progettazione e realizzazione di servizi e soluzioni ICT con un approccio fortemente consulenziale, apprezzato sempre più dalle aziende e dalla pubblica amministrazione. Senza dimenticare la formazione. Intervista all’Amministratore Delegato e fondatore Giovanni De Giovanni

Pubblicato il 17 Nov 2014

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Giovanni De Giovanni, AD e fondatore di PRES

Interpretare le esigenze dei clienti a 360 gradi, allargando lo sguardo ben oltre la tecnologia, che è oggi un driver del business: è questo l’approccio che deve avere un system integrator per avere successo, ed è così che PRES, nata a Torino nel 1988, ha costruito la propria crescita.

In questi anni la società ha ampliato la sua presenza nazionale, aprendo altre 3 sedi (Milano – di recentissima inaugurazione, con un nuovo learning center -, Roma e Ragusa), ottenendo un fatturato in costante crescita e arrivando a dare lavoro, a livello di Gruppo, ad oltre 100 dipendenti, professionisti di altissimo livello. I progetti vengono realizzati grazie alla partnership con alcuni fra i brand più prestigiosi del mercato ICT, fra cui Cisco, NetApp, Check Point, VMware, DataCore, Veeam, Samsung per citarne solo alcuni.

Per i clienti con sedi all’estero, inoltre, PRES garantisce copertura internazionale dei progetti attraverso ServiceOne Alliance, un network mondiale di 1300 ingegneri specializzati dislocati in 33 Paesi, risolvendo così il problema di gestire diversi fornitori locali

Fra i numerosi clienti che in questi anni si sono affidati a PRES ci sono le più note aziende in ogni ambito: dal Finance al Retail, dal Pharma al Manufacturing, e ancora Carrier, Ospedali, Aziende di servizi e PA.

Un aspetto molto importante, fiore all’occhiello della società, è quello della formazione e certificazione dei professionisti dell’ICT, che viene erogata attraverso modernissimi Learning Center che dispongono di aule formazione con le più avanzate dotazioni tecnologiche: PRES è infatti Learning Center ufficiale per molti dei suoi partner. Ad esempio Cisco, Microsoft, Oracle, Global Knowledge IBM, HP software e molti altri. Grazie a questa attività continuativa i professionisti della società sono sempre sulla frontiera dell’innovazione, alimentando uno scambio costante di conoscenze fra chi opera sul campo e chi eroga formazione.

A Giovanni De Giovanni, Amministratore Delegato della società, abbiamo chiesto di raccontare la propria vision del mercato italiano.

Come sono cambiate le esigenze dei clienti, in un contesto economico come quello attuale?

Oggi l’esigenza è di realizzare servizi e soluzioni ICT che accelerino il raggiungimento degli obiettivi aziendali e questo significa che ci vengono richieste soluzioni tecnologiche in grado di aumentare la competitività, garantire la sicurezza, razionalizzare i costi, ottimizzare i processi.

Siamo sempre più coinvolti nella decisione del nostro cliente in tutti gli aspetti. Tipicamente i nostri interlocutori sono tre e rappresentano le diverse anime dell’azienda: oltre all’IT manager, c’è infatti il business manager, che cerca competitività ed efficienza, e il responsabile finanziario, che è sempre più spesso coinvolto nel processo decisionale. Dobbiamo soddisfarli tutti, ed è una sfida stimolante. Un’esigenza forte è quella di trasformare i costi fissi in spesa corrente, perché il contesto economico fa sì che anche le aziende che hanno risorse a disposizione siano timorose. Il nostro impegno è volto a promuovere progetti innovativi, ma non bisogna dimenticare che i clienti devono anche far fronte alla naturale obsolescenza della tecnologia.

Quale impatto sta avendo sul vostro business l’avvento del Cloud?

Può sembrare un salto quantico, in realtà lo viviamo come un passaggio abbastanza naturale. Siamo da tempo impegnati a fornire sempre di più servizi a valore. Noi interpretiamo le esigenze e proponiamo un percorso graduale, sapendo che il processo riguarda tutta l’azienda, non solo l’IT.

I servizi gestiti PRES, che utilizzano tecnologia Cisco Meraki, ad esempio, sono la soluzione ideale per un cliente che vuole assicurarsi semplicità e controllo dei network distribuiti, azzerando sia le spese in conto capitale sia costi e problemi di gestione.

Stiamo vivendo una fase di transizione un po’ come quando si è passati dal mainframe al client server, e il mercato italiano sta progressivamente acquisendo consapevolezza.

Quello che osserviamo è che i dubbi non riguardano la tecnologia ma altri aspetti. Cosa fare dei sistemi installati? Dove vengono custoditi i dati? Del resto, il cambiamento è sempre difficile, ma resta pienamente valida l’osservazione di Jack welch, ex CEO di General Electric: «Cambia prima che tu sia costretto a farlo». Altrimenti spendi di più e arrivi tardi.

Qual è il vostro approccio allo scouting di nuove tecnologie?

I driver sono due: la competenza e la continua ricerca delle migliori soluzioni sul mercato da parte dei nostri ingegneri e tecnici, e il costante dialogo con i nostri clienti. L’innovazione ci affascina molto, ma siamo anche molto cauti e selettivi, perché il nostro primo obiettivo è mantenere gli standard di servizio elevati che i clienti si aspettano. La scelta di un vendor dipende dalla validità della sua soluzione e dal suo approccio al mercato. Avere un nuovo partner per noi è un processo costoso, perché significa investire per formare figure tecniche e commerciali competenti.

Cisco ad esempio è un nostro partner storico. Anche quest’anno abbiamo ottenuto il premio Cisco Learning Partner of the Year, nonché l’ambito riconoscimento di Cisco Partner of the Year for Architectural Excellence Enterprise Networks.

Invece DataCore e Veeam sono vendor che abbiamo selezionato due anni fa per la loro visione innovativa e per la loro grande capacità di risposta alle nuove esigenze di mercato.

Può fare un paio di esempi di progetti innovativi realizzati di recente?

Per l’Università Bicocca abbiamo realizzato un progetto di telepresence su tecnologia Cisco che ha portato alla prima discussione di tesi di laurea a distanza in Italia, con docenti negli Stati Uniti e studenti a Milano: mi piace citarlo perché è un esempio evidente di cambiamento di processo.

Un altro esempio significativo, per i notevoli vantaggi che ha portato in termini di risparmio economico e di semplificazione della gestione, è il nuovo sistema di storage e backup virtuale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che utilizza tecnologie DataCore e Veeam. In particolare, il progetto di migrazione, gestione e protezione dei dati per la virtualizzazione del data center che abbiamo realizzato per il Ministero è stato premiato da Veeam come Most Significant Project of the Year a livello europeo.

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