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Talent acquisition, cosa cercano oggi i candidati secondo LinkedIn. L’esperienza di Fater ed Emergency

Una ricerca mostra i 5 elementi d’attenzione di chi cerca una nuova opportunità lavorativa. Le indicazioni utili per le ormai 300mila imprese italiane presenti sulla piattaforma social con una Career page, la pagina di presentazione e annunci di lavoro. Parola d’ordine: comunicare valori e mission per aumentare l’attrattività verso talenti potenzialmente allineati

Pubblicato il 29 Set 2017

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Come attirare e trattenere i talenti in azienda? Quali sono le strategie HR di employer branding più efficaci per essere attrattivi verso i giovani e i professionisti nell’era della digital trasformation e delle digital skill? Recentemente, in un incontro a Milano presso la sua sede, LinkedIn ha presentato la ricerca “Inside the mind of today’s candidates report” svolta su 14.000 professionisti a livello globale (di cui oltre la metà ha recentemente cambiato lavoro), che mostra in 5 punti come si orientano e cosa cercano i candidati in una nuova opportunità lavorativa.

1. I social media sono essenziali per condividere e trovare nuove opportunità di lavoro: uno su due sta seguendo delle imprese specifiche sui social per tenersi aggiornato sulle posizioni vacanti grazie alla pubblicazione di nuove offerte di lavoro.

2. I contenuti che più interessano quando si viene a contatto con una impresa sono la sua cultura e la sua mission: il 40% degli intervistati vuole parlarne anche durante un colloquio.

3. È gradita la presenza degli HR manager nel processo di assunzione: il 56% preferisce parlare con il manager che potrebbe assumerli, anziché con un recruiter esterno.

4. Crescita personale e professionale sono un altro motivo decisivo di retention, insieme all’aumento di stipendio (45%). Si cercano maggiori competenze nel proprio campo (37%), più opportunità di crescita (37%) e un lavoro più sfidante e capace di mettere alla prova ogni giorno (36%). Disporre di nuovi strumenti di apprendimento per affrontare nuove sfide sono la ragione più importante per cui le persone scelgono di rimanere in un’azienda.

5. Non si pensa più al posto fisso. Solo il 37% pianifica di rimanere nello stesso ruolo per più di 3 anni e, in tal caso, perché ha un ottimo work/life balance (36%), perché si riconosce nei valori dell’azienda (26%), perché può lavorare in mobilità o ha un lavoro flessibile (26%).

L’importanza per le aziende di comunicare valori e mission per aumentare l’attrattività verso candidati potenzialmente allineati è stata ribadita in un recente incontro a Milano presso LinkedIn, in cui sono stati presentati i casi Fater ed Emergency, che hanno tratto vantaggio da LinkedIn nelle loro strategie di reclutamento a livello internazionale.

«Fater ha aperto nuove sedi e stabilimenti in 5 Paesi in soli 3 anni a seguito dell’acquisizione di nuove categorie di prodotti che oggi l’azienda commercializza in ben 39 Paesi», racconta Gianluca Nardone, Human Resources & Organization Director di Fater. «LinkedIn è un partner accreditato a livello globale che ha supportato la talent acquisition e il networking internazionale. Infatti, in Paesi dove le dinamiche di business sono spesso molto diverse rispetto all’Italia, la collaborazione con LinkedIn ha sostenuto l’awareness e la fiducia verso l’azienda».

Oggi sono 300mila le imprese italiane presenti sulla piattaforma, con una pagina di presentazione e annunci di lavoro (Career page). «In Italia lavoriamo con molte aziende interessate alla talent acquisition, cioè all’assunzione di personale che possa fare la differenza e, da quando abbiamo iniziato, abbiamo ottenuto risultati interessanti, con 300mila imprese presenti sulla piattaforma. A testimonianza di quanto oggi sia sempre più importante attrarre i migliori talenti sul mercato», Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkedIn, che conta oggi 10 milioni di iscritti in Italia.

Le aziende presenti sulla piattaforma hanno anche a disposizione una serie di tool e servizi con cui possono intercettare e rivolgersi proattivamente anche verso i candidati cosiddetti “passivi”, quelli che non stanno cercando lavoro ma potrebbero trovare interesse nella loro proposta.

«Tra le sfide di ogni giorno abbiamo la ricerca di professionisti altamente qualificati, disposti a mettersi in gioco per la vita degli altri in Paesi lontani e in situazioni di guerra ed estrema povertà», racconta Rossella Miccio, Presidente di Emergency Ong Onlus. «Grazie a un partner come LinkedIn, che ha un bacino di professionisti globale che supera i 500 milioni di persone, siamo stati in grado di coinvolgere non solo italiani, ma talenti internazionali in tempi rapidi e con grande qualità, riuscendo a scegliere i professionisti giusti al momento giusto».

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