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Data Scientist e Chief Data Officer: nuove competenze cercasi

Per trarre vantaggio dall’analisi dei dati servono figure specifiche e nuovi ruoli organizzativi. La ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence del Politecnico di Milano ne definisce le caratteristiche e rileva che rispetto allo scorso anno, sono molto più diffuse nelle imprese italiane

Pubblicato il 25 Gen 2016

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Le opportunità offerte dagli analytics, per essere colte appieno, richiedono nuove competenze e modelli di governance evoluti. Per questa ragione sono sempre più le organizzazioni che stanno introducendo nuovi ruoli di governance, come il Chief Data Officer, e nuove figure professionali come il Data Scientist.

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Il profilo

Il Chief Data Officer è tipicamente un membro dell’executive management team e si occupa principalmente della gestione delle funzioni aziendali correlate alla valorizzazione dei dati come asset strategico aziendale, attraverso la guida di un team multi- funzionale. Il Chief Data Officer possiede un insieme di competenze tecniche, di business e soft skills.

Il Data Scientist, invece, è una figura professionale interdisciplinare che ha il compito di estrarre informazioni dai dati, di modellizzare problemi complessi e di identificare opportunità di business. Oltre alla conoscenza dei sistemi di analytics, nel Data Scientist sono presenti competenze informatiche, matematico-statistiche e di business.

Con riferimento al campione di organizzazioni medio-grandi, la ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence e del Politecnico di Milano rileva che rispetto allo scorso anno, vi è una crescita notevole della diffusione di queste figure, a conferma di una maggiore maturità e consapevolezza da parte delle aziende.

La diffusione

In particolare il Data Scientist è presente nel 30% del campione ed il Chief Data Officer nel 26%, sebbene nella maggior parte dei casi siano ancora figure non codificate formalmente (rispettivamente nel 26% e nel 17%). Se confrontata con la scorsa rilevazione, si tratta ad ogni modo di una dinamica molto forte che vede la diffusione dei data Scientist quasi triplicare e quella dei chief data officer quasi raddoppiare.

Complessivamente diminuiscono anche le aziende che non hanno intenzione di inserire queste figure (60% e 56% rispettivamente), dove le motivazioni principali sono da ricercare nel fatto che tali ruoli non vengono ritenuti organizzativamente utili o che non si conoscono le competenze ed i ruoli che devono andare a ricoprire.

Ad oggi, tuttavia, il responsabile delle attività di controllo e gestione dei sistemi di analytics si conferma essere il cio o un IT decision maker nel 52% delle organizzazioni del campione della Ricerca, mentre nel 22% dei casi è il Business intelligence manager; i casi in cui la responsabilità è in mano al chief data officer o un data Scientist sono marginali, pari al 4%. Interessante notare come diminuiscano i casi in cui non vi è un responsabile formalizzato (dal 24% del 2014 all’11%) e come in un 5% dei casi la responsabilità sia in carico ad una linea di business, mentre nel restante 6% è responsabilità di altre figure aziendali.

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