reportage

La via di Infor per Industria 4.0: Cloud ed estensibilità delle soluzioni

All’evento italiano Infor Manufacturing Day, lo specialista dei software gestionali ha condiviso la propria strategia con partner, clienti e analisti. Automazione? Fa rima con standardizzazione su specifiche soluzioni verticali. I 9 driver tecnologici di Industria 4.0 di BCG, e i casi italiani di AmTek, Arca e Celli

Pubblicato il 28 Feb 2017

Il Cloud e la standardizzazione delle soluzioni IT saranno le anime della digital transformation che condurrà all’Industria 4.0. È la visione di Infor, che punta sulla semplificazione e sulla diminuzione del TCO (Total Cost of Ownership) delle piattaforme per sostenere i propri clienti nella transizione verso i nuovi paradigmi gestionali e produttivi. Lo specialista del software aziendale ha affrontato questi e altri temi coinvolgendo partner, clienti e analisti in occasione dell’Infor Manufacturing Day, evento che si è tenuto la scorsa settimana a Cassano d’Adda (MI).

BCG, i 9 driver tecnologici per Industria 4.0

«L’Industria 4.0 è al tempo stesso un’evoluzione e una rivoluzione del paradigma industriale», ha spiegato Mario Attubato, Project Leader di BCG (Boston Consulting Group). «Stiamo uscendo dall’uso dell’elettronica che prevede un approccio “silos thinking”: per chi nel frattempo ha costruito strati intermedi è un percorso già avviato, per chi invece è indietro occorrono integrazioni quasi punto-punto, che rallentano o addirittura impediscono i processi di trasformazione».

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Secondo Attubato, sono 9 i driver tecnologici di riferimento: robotica avanzata, addictive manufacturing, realtà aumentata, sistemi di simulazione, Industrial Internet, cybersecurity, big data & analytics, e il Cloud. La Nuvola, in particolare, è fondamentale per cominciare a lavorare in ottica agile e «lanciare progetti pilota, iniziative di seeding a basso rischio. L’Industria 4.0 può essere tutto tranne che un big bang», ha concluso Attubato.

Il Cloud inoltre riduce le richieste delle LOB (Line of Business) ai sistemi informativi, «in quanto slega i processi dal supporto dell’IT, diventando parte integrante delle attività quotidiane», ha confermato Ruggero Arpiani, Senior Business Consultant di Infor Italia. Attenzione però all’eccesso di personalizzazione delle soluzioni. Da una parte genera complessità, dall’altra, cercando di ovviare ai problemi sorti con le architetture legacy, non fa che riproporli. «Il nostro obiettivo è portare ai clienti soluzioni che ampliano su specifici verticali le funzionalità delle suite senza più necessità di toccare il codice sorgente», ha detto Bruno Pagani, Sales Director di Infor Italia. «Fornire un ambiente ibrido per l’integrazione degli applicativi già in uso consente di effettuare upgrade delle sessioni molto più facilmente». Un punto su cui Infor ha speso circa due miliardi di dollari in R&D solo nell’ultimo biennio, secondo il Global Director of Product Management del gruppo, Ole Rasmussen.

Bruno Pagani, Sales Director di Infor ItaliaTre aziende italiane, tre casi applicativi

In Italia Infor ha da anni una base clienti consolidata soprattutto in ambito manufacturing. Alla conferenza era presente Davide Gagnor, responsabile Ufficio Impianti e Manutenzione di Amtek Tekfor, produttore di componenti per l’Automotive. Amtek aveva l’esigenza di introdurre sistemi di Predictive Maintenance all’interno degli stabilimenti, e per questo ha cominciato a digitalizzare i flussi dei dati provenienti da macchine e impianti, istradandoli verso il nodo WebAccess di Advantech ed elaborandoli poi con Infor EAM.

«Cerchiamo di assorbire le apparecchiature in campo senza modificarle, altrimenti andiamo incontro a costi elevati», ha spiegato Gagnor. «Consuntivando i dati possiamo riscontrare anomalie e criticità e migliorare i processi. Inoltre il sistema crea automaticamente ordini di lavoro sia per la manutenzione interna che per le operazioni gestite dai fornitori. Il risultato? Siamo riusciti a ridurre i costi del 15%».

Arca Technologies invece si occupa di soluzioni per l’automazione del backoffice delle aziende che movimentano contanti. Multinazionale sorta a cavallo di Italia e Stati Uniti, Arca è ancora nel pieno di un delicato processo di internazionalizzazione, affrontato facendo leva su Infor LN per quanto riguarda ERP e CRM. «Ma stiamo implementando anche la parte mobile per l’automazione dei magazzini e del lavoro dei tecnici sul campo che si occupano dell’after-sales», spiega il responsabile dell’implementazione Cesare Varzi, che aggiunge: «Si tratta di una trasformazione essenziale nell’ottica di nuove acquisizioni».

Anche Celli Group, produttore di impianti di spillatura per birre e soft drink, cercava un modo per potenziare il proprio servizio di assistenza, che pesa per il 10% del fatturato, e ha scelto Infor EAM. «Per ogni euro di acquisto, ogni cliente ne spende poi 7-8 euro in assistenza», ha detto Adalberto Pizzi, responsabile Marketing di Celli. «Le aree di sviluppo sono quelle del Data e dell’Asset management, attraverso cui possiamo gestire mercato e magazzino coinvolgendo i partner nella valorizzazione delle macchine, circa 100 mila matricole con un tasso di rotazione molto veloce. La riduzione dei costi e l’aumento dei margini sono ora obiettivi a portata di mano, ma serve un controllo efficace sulle operazione con KPI operativi e finanziari».

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