Ricerche

Quanto si investe nelle attività di backup e ripristino?

In Italia sono il 4% del budget IT è dedicato a queste attività, contro una media globale del 10%

Pubblicato il 25 Gen 2011

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Sto raccogliendo dati per uno studio interno sulla modalità di gestione del backup e del ripristino. Ho la sensazione che la nostra azienda dedichi poche risorse a questa attività. Esistono degli studi sul livello degli investimenti in quest’area per avere dei confronti?

Acronis ha recentemente pubblicato un‘analisi (Acronis Global Disaster Recovery Index 2011) che fa il punto sulla capacità e le procedure di backup e ripristino presso le aziende utenti. La ricerca, eseguita con il contributo di Ponemon Institute, si basa sulle risposte di oltre 3.000 professionisti IT in vari Paesi del mondo inclusa l’Italia.

Ebbene, secondo i dati forniti, solo il 4% del budget IT delle imprese italiane è allocato per il backup e il ripristino d’emergenza, contro una media complessiva del 10%. In Francia è del 5%, per arrivare al 10% in Regno Unito e quasi al 13% in Germania. Addirittura, il 53% delle aziende italiane dichiara di non spendere nulla in backup e ripristino.

I motivi sono i soliti: queste attività non hanno la priorità sufficiente a causa di scarsità di budget e risorse IT. Il nodo centrale è essenzialmente culturale: la ricerca testimonia che i top manager sono coscienti del fatto che maggiori investimenti in backup e ripristino d’emergenza possono aiutare a ridurre i tempi di inattività in caso di incidenti e guasti.

Pur tuttavia, meno della metà (46%) delle aziende intervistate a livello globale ritiene di avere le risorse o le tecnologie adeguate per consentire operazioni di backup e ripristino complete.

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