Tre dipendenti su quattro sono pronti a cambiare e solo il 32% si sente totalmente legato al datore di lavoro attuale. Sotto la lente d'ingrandimento il livello di engagement e la lealtà che influiscono direttamente sull’attrazione, la retention, il morale e la performance lavorativa dei dipendenti del settore IT. L'indagine di Kelly Services
Pur riconoscendo il bisogno di figure chiave per lo sviluppo dell’impresa, le aziende sono poco strutturate nel portarle a bordo. Solo il 6% infatti ha un sistema appropriato di gestione dei talenti. Gli strumenti di recruiting e l'approccio degli imprenditori secondo una ricerca di Ge Capital e School of Management del Politecnico di Milano
Il 33,9% dei nuovi assunti è nella fascia tra i 25 e i 29 anni, mentre il 22,9% è tra i 30 e i 44. Raggiunta quota 15.000, le posizioni digital continueranno a crescere nei prossimi anni, ma in parallelo aumenta la difficoltà a trovare sul mercato competenze adeguate. Lo rileva una indagine sul "digital mismatch" realizzata da Modis Italia
Il 68% dei lavoratori a tempo pieno considera insufficienti le ore di lavoro disponibili per completare i compiti giornalieri. Più di un quarto dei dipendenti ha dichiarato di non riuscire a staccare, nemmeno in vacanza. La seconda edizione dell'indagine “The State of Workplace Productivity Report” di Cornerstone OnDemand
Come centralizzare il controllo di una molteplicità di sistemi verticali per la gestione delle risorse umane? In questo white paper sono illustrate strategie e prospettive per potenziare la qualità e la velocità dei servizi
La selezione del personale è un'attività strategica ma anche altamente impegnativa. Trovare e sviluppare le risorse interne di maggiore talento è tra i compiti più gravosi per ogni direzione HR. Questa survey analizza le principali evidenze in termini di scenario, responsabilità e tecnologie, nonché i benefici e le criticità all'interno del processo di Talent management
La condivisione delle informazioni e la socializzazione digitale corrono attraverso nuovi canali di comunicazione. Si risparmiano soldi e tempo, acquistando velocità. È quanto emerge da questa ricerca di ESG che racconta i numeri e le motivazioni operative ed economiche che spingono sempre più aziende a investire nella social collaboration.