L'ESPERTO RISPONDE

Quali sono le iniziative di comunicazione interna da definire per mettere in piedi un progetto di Smart Working?

Per la buona riuscita di un progetto di Smart Working è consigliata l’adozione di social network & community per supportare la creazione di relazioni tra le persone con strumenti che favoriscono il confronto, la condivisione di idee sulle tematiche smart e delle criticità che potrebbero emergere. Emanuele Madini, Associate Partner di P4I – Partners4Innovation, racconta alcuni casi di “falsa partenza”

Pubblicato il 14 Ott 2016

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Aiutare le imprese a capire, affrontare e gestire i progetti di Smart Working. Con questo obiettivo Emanuele Madini, Associate Partner della società di Advisory P4I – Partners4Innovation del gruppo Digital360, alla guida della Practice sullo “Smart Working & Workplace Innovation”, risponde ad alcuni quesiti raccolti dai lettori

Per porre le vostre domande potete scrivere a info@digital4.biz.

Quali sono le iniziative di comunicazione interna da definire per mettere in piedi un progetto di Smart Working?

Per la buona riuscita di un progetto di Smart Working elementi da non sottovalutare sono una comunicazione corretta e le iniziative ad essa connesse, indispensabili per sensibilizzare le persone rispetto ad un nuovo approccio al lavoro. In quest’ottica la diffusione e l’utilizzo di nuovi strumenti diventano indispensabili: è consigliata l’adozione di social network & community, con l’obiettivo di supportare la creazione di relazioni tra le persone attraverso l’utilizzo di strumenti che favoriscono il confronto, la condivisione di idee sulle tematiche smart e delle criticità che potrebbero emergere. L’utilizzo di questi strumenti favorirebbe, infatti, la condivisione e consentirebbe di avere una visione comune e superare tramite il confronto le problematiche che possono scaturire in un percorso di sviluppo dello Smart Working.

Le aziende potrebbero anche organizzare eventi aziendali per sensibilizzare le persone e abilitare il cambiamento oppure diffondere all’interno

dell’organizzazione, tramite la intranet aziendale, “video-pillole” educative sui temi dello Smart Working, ovvero creare bacheche per la condivisione di notizie, esperienze, sia positive che negative, o addirittura individuare una persona che faccia da “mentore” nella fase di cambiamento in grado di rispondere e dare supporto e soluzioni in qualsiasi momento.

Si potrebbe anche prevedere un blog aziendale interno che coinvolga le persone che hanno partecipato alla prima sperimentazione e raccogliere i benefici, le sensazioni e le percezioni che hanno avuto del progetto ma anche le difficoltà e le criticità affrontate perché possano essere degli spunti per generare un miglioramento. È anche importante, per creare condivisione e appartenenza ad un progetto comune, celebrare i risultati e le esperienze dei primi progetti pilota tramite testimonianze dirette dei partecipanti raccolte attraverso video interviste o selfie video fatte dalle stesse persone durante le giornate di Smart Working.

Emanuele Madini è un innovatore digitale che da anni accompagna le aziende nel percorso di ripensamento del modello organizzativo e digitale. In P4I – Partners4Innovation guida la Practice sullo “Smart Working & Workplace Innovation” e supporta imprese e PA nello sviluppo di modelli di lavoro innovativi, finalizzati a migliorare la produttività, l’efficacia prestazionale e il livello di coinvolgimento delle persone

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