Professioni

E skill for Jobs, così l’Europa punta alle competenze digitali

Nel Vecchio Continente mancano profili professionali ICT. Si prevede che le posizioni aperte saranno di 500.000 unità nel 2015. E si corre ai ripari con una piattaforma di comunicazione, eventi sul territorio e iniziative di fund raising

Pubblicato il 07 Mag 2014

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L’organizzazione di una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione in tutti gli Stati membri sul tema delle competenze digitali, in favore della crescita quantitativa e qualitativa dell’occupazione.

E’ questo l’obiettivo di E skills for Jobs 2014 che vuole ovviare alla carenza di una serie di competenze. Secondo le stime, in Europa nel settore ICT esiste una crescente carenza di profili professionali. Si prevede che le posizioni aperte saranno di 500.000 unità nel 2015. Nel 2020 vi saranno da 730.000 a oltre 1,3 milioni di posti di lavoro vacanti, a seconda dei possibili scenari economici.

Per questo si è pensato di realizzare una piattaforma di comunicazione sul tema degli e-skills che riunisca il maggior numero di stakeholder pubblici e privati sviluppando attività congiunte e partnership a livello nazionale e continentale.

Il programma prevede l’organizzazione di eventi, attività di comunicazione e fund raising per allargare l’impatto dell’iniziativa che deve fornire al pubblico una solida base informativa ampliando la consapevolezza sulle valore delle competenze digitali in termini di opportunità occupazionali e di carriera.

Accanto a E skill for Jobs è stato presentato anche il progetto Fostering Digital Entrepreneurship che punta a favorire l’imprenditoria digitale in Europa, incrementando la visibilità di quelle che sono definite “icone digitali” (imprenditori e aziende di successo), creando un ecosistema di tutor per il mondo digitale.

I dati segnalano il grande lavoro che c’è da fare. Soltanto l’1,7% delle imprese europee con almeno dieci dipendenti è al passo con il completo utilizzo delle nuove tecnologie (Big Data, cloud computing, mobile and social solutions) sfruttandone appieno i tutti vantaggi. E quattro imprese su dieci sono ancora analogiche.

Accelerare i processi di trasformazione digitale delle imprese esistenti attraverso la condivisione dei casi di maggior successo nell’applicazione di modelli di business di tipo “dirompente”, e innescare e supportare la proliferazione di nuove idee di business nel mondo digitale sono quindi gli scopi dell’iniziativa che, oltre ai ministeri dell’Istruzione e dello Sviluppo economico, raccoglie i maggiori nomi dell’industria informatica.

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