Strategie

Orientare l’azienda verso la sostenibilità: i consigli di McKinsey per i business leader

La sostenibilità è priorità strategica. Per questo gli executive devono individuare specifiche tematiche di interesse e dar vita a strutture interne modulari e proattive per implementare le strategie e generare un impatto misurabile. Ecco come

Pubblicato il 10 Set 2021

rating ESG

La sostenibilità sta diventando sempre più importante per le aziende pubbliche e private di tutto il mondo. Le tematiche che ruotano intorno all’ambiente, alla sfera sociale e alla governance (ESGs) assumono la valenza di priorità strategica perché comportano rischi e, al tempo stesso, creano opportunità.

Molte aziende ne sono consapevoli, ma non tutte hanno adottato una struttura organizzativa disegnata per trattare la sostenibilità come concreta questione di business. Più spesso le strategie e le attività legate alla sostenibilità sono confinate in ambiti come le relazioni con gli investitori, le relazioni istituzionali e con i media e la responsabilità sociale d’impresa. Un articolo di McKinsey offre una serie di spunti per una visione più a tutto tondo delle strategie di sostenibilità e una piccola guida per gli executive per costruire iniziative di ESGs capaci di generare valore.

Sostenibilità: la “short list” dei temi rilevanti

Sostenibilità è un termine troppo generico per costruirci una strategia: occorre mettere a fuoco il sottoinsieme di temi rilevanti per la propria azienda. McKinsey suggerisce di usare i materiality assessments, o analisi di materialità, che permettono di valutare la probabilità e il potenziale impatto di determinati fattori per le attività aziendali. Questa lista ristretta è la base per organizzare in modo più efficiente la strategia sugli ESGs: snellisce la distribuzione dei compiti e l’assegnazione di risorse e competenze.

Gli esperti consigliano di strutturare la strategia sulla sostenibilità non in modo olistico bensì modulare: l’agilità dà modo di aggiornare velocemente i temi che contano. In pratica, va bene avere un’organizzazione orientata alla sostenibilità, ma senza che debba farsi carico di tutti gli elementi della strategia (riduzione della plastica, gestione dei rifiuti, decarbonizzazione, energie pulite, ecc.): meglio avere più reparti specializzati all’interno delle diverse unità di business che possono essere attivate flessibilmente nel momento in cui un tema diventa più attuale o importante.

Un team centrale per l’execution

In questa struttura modulare le aziende dovrebbero mantenere una “centrale operativa”, ovvero un team dedicato che coordina il lavoro sui temi della sostenibilità e permette una veloce execution della strategia. Non si tratta necessariamente di un team grande ma, secondo McKinsey, dovrà comunque adottare un modello operativo distribuito.

In questo modo il team centrale vaglia e fa crescere le nuove idee e integra le varie iniziative in un’unica strategia che rende la sostenibilità priorità di business. Le risorse – investimenti, competenze – sono invece distribuite nei singoli dipartimenti che pianificano e implementano la sostenibilità. L’importante è che il team centrale abbia il potere di prendere le decisioni per l’attuazione, soprattutto per quanto riguarda i temi di sostenibilità che sono più rilevanti per l’azienda perché potenzialmente di impatto.

Gli SDGs implicano un cambiamento in tutti i processi

Non basta ridisegnare la strategia e assegnare i compiti ai vari dipartimenti. L’attuazione di successo implica il miglioramento di diversi elementi dell’organizzazione come performance management, processi di business, cultura. E proprio perché la sostenibilità è un dominio ampio e sfaccettato in cui emergono continuamente nuove tematiche è importante ridisegnare processi e governance relativi alla sostenibilità prima di attuare i cambiamenti organizzativi. In pratica occorre decidere a monte quando un tema passa dai team distribuiti a quello centrale, come si distribuiscono le risorse umane e di capitale, quali metriche di performance usare e così via.

Il concetto di base resta: la sostenibilità non è solo un problema di compliance, ma una questione strategica e operativa.

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