Digital360 Awards 2021

Italgas passa al cloud: i vantaggi del progetto di migrazione totale dei sistemi

Il percorso verso la nuvola ha risolto esigenze specifiche di alcune applicazioni, garantendo adeguate performance in ogni momento. Sono state automatizzate numerose attività, rendendo flessibile e veloce lo storage dei dati, con un impatto positivo anche sulle IT operations

Pubblicato il 28 Set 2021

italgas operatore che controlla un contatore

Migliorare gli standard di qualità e sicurezza del servizio, ridurre gli effetti ambientali delle attività di distribuzione e aumentare l’efficienza complessiva del sistema distributivo. Sono state queste esigenze a spingere Italgas a portare avanti un percorso di innovazione e sviluppo tecnologico, che ha visto la totale migrazione dei sistemi in Cloud, con il supporto di NetApp e Microsoft.

Alcuni workload richiedevano maggiori performance rispetto a quanto offerto dai servizi cloud standard e da subito si è evidenziata la necessità di un migliore controllo dei costi generati. Il progetto ha risposto a questo bisogno grazie all’adozione di Azure NetApp Files, che ha garantito la flessibilità e la scalabilità di una soluzione di cloud storage con la garanzia delle prestazioni che i workload Oracle richiedono.

Il progetto dal titolo Il Cloud di Italgas è più flessibile con Azure NetApp Files (risultato finalista ai Digital360 Awards 2021 per la categoria Cloud Computing)

Il percorso di trasformazione digitale di Italgas

Italgas è stato uno dei primi operatori a utilizzare in modo diffuso i sensori e a integrarli nel sistema di monitoraggio della rete di distribuzione. Oggi attraverso un iPad il personale è in grado di monitorare lo stato degli impianti, comunicare con la sede e ricevere istruzioni per la manutenzione degli impianti.

Inoltre, Italgas aveva bisogno di rivoluzionare il proprio modo di gestire i dati. Grazie alla propria digital factory, infatti, la società utilizza i dati per innovare i propri servizi, generati anche dalle soluzioni IoT.

Il primo passo della trasformazione digitale è stato la migrazione della totalità dei sistemi sul public cloud, per semplificare la gestione dell’infrastruttura e liberare capitale e risorse da investire in innovazione.

Il passaggio al cloud ha anche accelerato l’automazione del datacenter, un passaggio che ha permesso di evitare un upgrade del datacenter fisico.

Tuttavia alcuni workload, in particolare, richiedevano maggiori performance rispetto a quanto offerto dai servizi cloud standard e da subito si è evidenziata la necessità di un migliore controllo dei costi relativi i volumi storage in cloud adattandoli in modo granulare alle necessità quotidiane. L’azienda voleva anche tenere sotto controllo l’esplosione del dato.

La soluzione tecnologica realizzata da NetApp e Microsoft

NetApp e Microsoft hanno supportato Italgas nell’indirizzare le problematiche relative alla migrazione. Si è proceduto con la migrazione graduale dei database, osservando un’accelerazione della curva di apprendimento significativa.

Dopo un primo approfondito laboratorio, la migrazione del secondo ambiente ha richiesto meno di 2 settimane. La caratteristica di Azure NetApp Files è la possibilità di adattare spazio e performance in modo estremamente semplice. Una volta adottata costituisce per l’IT un game changer, in quanto permette di adattare rapidamente gli ambienti a qualsiasi nuovo progetto tenendo sotto controllo i costi.

Ad oggi ItalGas gestisce oltre 370 TB di dati su Azure NetApp Files in ambienti di e sviluppo, pre produzione e produzione per applicazioni SAP, applicazioni di cartografia e varie applicazioni custom.

I benefici ottenuti

I vantaggi portati dalla soluzione in termini di flessibilità sono stati molteplici. Oggi è possibile ridimensionare i volumi in modo rapido e senza interruzione di servizio ed effettuare la clonazione e il backup dei database in pochi secondi.

ItalGas ha sviluppato un layer di automazione basato su Ansible e Jenkins che permette all’IT di fare deploy rapido e shaping dei volumi storage e fare snapshot e cloni dei volumi (da utilizzare anche per problem determination) senza alcun impatto sulle performance. Questo ha ridotto enormemente le operations per i sistemisti nel ciclo di app refresh passando da 12- 15 giorni di operations a poche ore.

Un ulteriore importante vantaggio in termini operativi e di costi è dato dalle caratteristiche intrinseche di data management della soluzione adottata, a partire dal ridottissimo spazio tampone necessario a gestire copie e cloni e dei tempi praticamente azzerati per il data transfer.

Infine, un altro importante vantaggio è quello di realizzare per alcune applicazioni di business la promessa dell’on demand: sempre grazie all’automazione implementata è possibile ogni sera alle 18:01 ridurre i volumi e le prestazioni richieste per tutta la notte e riattivarle alle 9:00 quando sono necessarie, gestendo il billing in modo molto granulare e facendo leva sulla fatturazione con granularità oraria offerta dal servizio Azure Netapp Files.

In sintesi, tutto quanto descritto ha permesso di garantire adeguate prestazioni in ogni momento in base alle richieste applicative con miglioramenti sensibili rispetto ai servizi cloud standard o anche on-premise. Inoltre si è ridotto l’oversizing tipico delle soluzioni di cloud storage, ottenendo una reale governance dei costi. La soluzione ha poi evitato di dover adattare le applicazioni, realizzando quindi un vero lift and shift in cloud. Altri vantaggi si sono ottenuti, come accennato, sulle operations per backup e movimentazione del dato e sui tempi di application refresh. Infine, è stato automatizzato il volume shaping adattando le prestazioni e i costi di servizio più volte in una sola giornata.

L’adozione della soluzione permette, infine, a Italgas di tracciare una chiara roadmap per l’infrastruttura storage anche per supportare importanti evoluzioni quali, per esempio, il replatforming applicativo verso una logica a microservizi e la migrazione degli ambienti SAP di produzione.

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