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HP: come promuovere l’adozione del cloud insieme ai partner



Andrea Monaci, marketing director cloud Europe, Middle East & Africa di Hewlett-Packard, racconta le strategie e le iniziative della multinazionale per favorire lo sviluppo della nuvola in Italia e in Europa

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 30 Lug 2015


HP: come promuovere l'adozione del cloud insieme ai partner

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Il cloud è una vera e propria rivoluzione tecnologica che, come tale, va accompagnata e supportata in maniera adeguata, tenendo conto delle differenze di varia natura esistenti tra le diverse aree del mondo. Ne è convinto Andrea Monaci, marketing director cloud Europe, Middle East & Africa di Hewlett-Packard: «Il cloud in Europa è un grande tema, che si sta sviluppando in maniera diversa rispetto ad altre aree del mondo. In Nord America il modello principale è quello del cloud pubblico. In Europa c’è una tale complessità di geografia, Paesi, legislazione e anche una diversità nel modo di fare impresa che fanno sì che il modello di pubblic cloud non sia quello che va necessariamente bene per tutti i tipi di aziende, anche dal punto di vista della sensibilità al tema del trattamento dei dati. L’altro aspetto da considerare è che ci sono molti service provider e molti piccoli partner che sono in grado di erogare dei servizi in cloud e, soprattutto, di aiutare le aziende a trasformarsi verso il cloud in maniera molto più attenta alle esigenze di un cliente. C’è insomma un tessuto di partner, che per HP hanno molta importanza, che può aiutare a effettuare questa transizione verso il cloud. In Italia, in particolare, ci sono alcune eccellenze dal punto di vista del cloud, sia nel settore pubblico che nelle imprese private, tuttavia anche alcune mancate opportunità, forse perché gli investimenti sono molto risicati. Possiamo augurarci che si sperimenti di più, perché nel cloud non si “nasce imparati” ma bisogna sperimentare».

A supporto di questa crescita c’è il progetto Cloud 28 +, che nasce appunto dall’esigenza di accelerare l’adozione della nuvola in Europa: «Non esiste ancora un app store dove si può cercare il cloud che serve alla singola azienda. L’idea di cloud 28 + è però quella di offrire un catalogo di servizi cloud offerti da tanti piccoli e medi partner, ognuno dei quali ha la capacità di offrire dei servizi unici e vicini alle esigenze dei propri clienti. L’obiettivo è quindi dare visibilità a dei partner molto validi, lavorare tutti e insieme e generare opportunità di business », spiega Monaci. La promozione del cloud è anche uno dei pilastri dell’Agenda digitale europea, tanto che in questi anni sono state messe in campo una serie di iniziative per accelerare questa digitalizzazione con dei progetti. Uno di questi è il progetto Storm Clouds, che nasce dalla necessità di digitalizzare e mettere nel cloud una serie di servizi di pubblica utilità: dalle smart city, a quelli sociali, di comunicazione, ecc. Per gestire questi servizi servono però degli abilitatori tecnologici, ossia la specialità di HP, che è in grado di costruire l’infrastruttura tecnologica necessaria.

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