VIDEOINTERVISTA

Enel alla ricerca dei talenti digitali “nascosti” in azienda

Le competenze digitali sono in molti casi un patrimonio che le aziende hanno in casa senza saperlo o comunque non valorizzano. Per questo, Enel ha avviato un’iniziativa innovativa, che parte da una survey giocosa per mappare le skill dei propri dipendenti. Ne parla Nicoletta Rocca, responsabile HR delle divisioni Global ICT e Global Procurement di Enel, intervenuta al C-Level Summit organizzato da Digital4Executive e ZeroUno

Pubblicato il 22 Dic 2015

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Enel alla ricerca dei talenti digitali "nascosti" in azienda

Enel alla ricerca dei talenti digitali "nascosti" in azienda

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Trascrizione video HR Enel, Talenti digitali e Professioni del Futuro

Il Progetto “Sei Digital” è un progetto di assessment delle competenze digitali di alcune famiglie professionali in Enel. Si è trattato di un pilota ma ha coinvolto 5000 persone, e ha voluto essere un’iniziativa che da un lato tende ad un obiettivo di business, cioè portare una maggiore contaminazione all’interno degli impiegati Enel delle loro competenze digitali. Ma voleva essere un gioco, qualcosa di divertente, qualcosa a cui le persone rispondessero avendo immediatamente un feedback, quindi una sorta di test con l’esito di dove tu come persona ti poni in relazione alle tue competenze digitali. Oltre a questo, la tua competenza digitale, cercavamo anche un altra caratteristica delle persone: cioè la capacità di avere pensiero laterale, di essere innovativi, perché ho competenze digitali, ho pensiero laterale, divento un digital champion, sostanzialmente divento una persona in grado, con la sua apertura mentale, la sua voglia, le sue competenze, di contaminare come un virus positivo sempre di più la comunità lavorativa in cui io agisco, sia IT, sia funzione di business.

Diciamo che questa iniziativa ha una sponsorship fortissima, perché l’amministratore delegato del gruppo una chiara focalizzazione sulla nostra capacità di evolvere e di diventare una compagnia digitale, quindi noi abbiamo un agenda digitale che prevede tutto un percorso di trasformazione. Però diciamo su questo forte commitment si è accesa la voglia dalla base di fare qualcosa per crescere tutti insieme. Quindi non è soltanto un bisogno strategico verticistico, ma se vuole partire liberando l’energie che ci sono.

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Se devo sintetizzare un cambiamento che ho visto perché ho partecipato è quello che ho visto accadere durante una delle tappe di questo percorso di assessment. Noi abbiamo fatto due giorni di Hackaton: io ho visto in quella esperienza dei ragazzi giovani, dei giovani con capelli bianchi, entrare tutti dipendenti, entrare in questo percorso di sviluppo essere cacciati fuori alle 9 di sera perché volevano continuare a fare, quindi con una voglia e un’energia di creare un prototipo e di sperimentare. E in più ho visto un’integrazione e una collaborazione totale, persone che venivano dall’IT, dalla comunicazione, dal mercato, che non si conoscevano, e hanon lavorato insieme in un modo non convenzionale, creativo, divertente, che secondo me è un ingrediente di trasformazione fondamentale, questa è la cosa più forte che mi sono portata a casa. Il percorso è ancora lungo, abbiamo la community, la stiamo alimentando, stiamo proponendo cose. Quindi c’è ancora qualcosa di positivo da vedere, però una testimonianza a cui posso diciamo dire “ho partecipato, e ne sono felice” è questa esperienza dell’hackaton.

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