Telemedicina

ReteMG24, la guardia medica di Torino è in Cloud

Il progetto pilota, unico a livello nazionale, mette in connessione informatica costante i medici di famiglia con la continuità assistenziale. L’obiettivo? Migliorare la continuità della presa in carico del paziente

Pubblicato il 29 Giu 2015

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L’Asl 3 di Torino TO3 ha lanciato il progetto sperimentale ReteMG24 che mette in costante connessione informatica – per 24 ore al giorno, sette giorni su sette – i Medici di Medicina Generale (MMG) con i Medici di continuità assistenziale (ex Guardia Medica).

Unico caso oggi in Italia, in concreto il progetto promosso dalla Fimmg prevede, previo consenso del paziente, l’accesso in tempo reale dei medici di continuità assistenziale alla cartella clinica, in cui i dati presenti sono costantemente aggiornati in un Cloud. Il medico di famiglia del paziente, il giorno successivo, riceve la notifica dell’avvenuto accesso alla cartella e prende visione delle indicazioni lasciate dal collega di notte o nel week end.

L’obiettivo principale e colmare il fatto che oggi la presa in carico assistenziale di un paziente sul territorio, operata dai medici di medicina generale di Assistenza Primaria (medici di famiglia) e di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) è discontinua e frammentata, soprattutto per l’inesistenza di efficaci strumenti di condivisione e scambio d’informazioni tra i professionisti coinvolti.

In pratica, pur essendo la totalità dei MMG in possesso di cartelle cliniche informatizzate, i medici di Continuità Assistenziale ancora non hanno la possibilità di accedere, in caso di situazioni cliniche o burocratiche importanti, a informazioni cruciali sul paziente (terapie in corso, piani terapeutici attivi, condizioni di fragilità, ecc.). Allo stesso modo, i medici di famiglia spesso non solo non conoscono il motivo e l’esito di eventuali visite notturne o festive dei propri pazienti, ma non sanno neppure che sono avvenute.

Uno dei punti forti del progetto è che può essere replicato indipendentemente dal software utilizzato dai diversi medici di famiglia: l’estrattore del Cloud è in grado di “tradurre” i database dei diversi gestionali in un unico linguaggio la cui lettura è quindi possibile a tutti. In questo modo non si è costretti a scegliere un particolare gestionale, ed è inoltre possibile interfacciare agevolmente la complessa e variegata rete informatica dei Medici di Medicina Generale con la rete dell’azienda sanitaria – e quindi con i servizi ambulatoriali, ospedalieri, radiologici -, che l’Asl sta attualmente implementando con notevoli vantaggi per tutti, medici, specialisti, operatori e soprattutto pazienti.

Il progetto, a oggi, ha coinvolto dodici medici di medicina generale – che coprono le zone di Pianezza, Borgaretto e Vigone rispettivamente nei distretti di Venaria, Orbassano e Pinerolo e delle rispettive sedi di Continuità Assistenziale – con l’obiettivo di valutare e ottimizzare gli aspetti procedurali in previsione di una successiva estensione in ambito aziendale.

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