sanità digitale

Prescrizioni mediche e cartelle cliniche, entro il 2015 addio alla carta

Due recenti decreti legge sanciscono la progressiva dematerializzazione delle ricette mediche e del fascicolo sanitario. Regioni e Province autonome sono chiamate ad adeguarsi, pena pesanti sanzioni

Pubblicato il 22 Nov 2012

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Entro il 2015 per ritirare un medicinale in farmacia o per sottoporsi a un esame diagnostico basterà presentare la propria tessera sanitaria a cui sarà associato un codice prestazione rilasciato dal proprio medico curante.

Finisce così l’era delle ricette cartacee verso un’erogazione delle prestazioni sempre più digitale.

Il diktat arriva dall’articolo 13 del decreto legge n. 179/2012, approvato dal Consiglio dei Ministri, che prevede una graduale e progressiva dematerializzazione della ricetta cartacea.

Chi non rispetterà le scadenze e non abbandonerà la carta entro 6 mesi va incontro a sanzioni pesanti, dal licenziamento allo stop della convenzione col servizio sanitario nazionale.

Adesso Regioni e Province Autonome sono al lavoro per la graduale sostituzione delle prescrizioni mediche di farmaceutica e specialistica in formato cartaceo con le equivalenti in formato elettronico, in percentuali che, in ogni caso, non dovranno risultare inferiori al 60% nel 2013, all`80% nel 2014 e al 90% nel 2015.

Le prescrizioni farmaceutiche digitali saranno valide su tutto il territorio a partire dal 1° gennaio 2014. Per il ministero della Salute questo «è un salto culturale di notevole importanza sul piano della qualità dei servizi e il contenimento dei costi» e avvia l’ultima fase di completa integrazione delle prestazioni all’interno della rete di farmacie, laboratori, ambulatori specialistici collegati ai medici e all’utente. Il nuovo sistema consentirà di tenere strettamente monitorata la spesa in quanto i dati saranno raccolti nel sistema centrale del ministero della Salute.

Dall’articolo 12 del medesimo decreto legge arriva un’altra novità in tema di dematerializzazione in Sanità. Dal 1° gennaio 2013 le cartelle cliniche dei pazienti potranno essere conservate solo in formato digitale e, quindi, le Regioni e le Province Autonome sono chiamate ad accelerare le fasi di istituzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), ovvero la digitalizzazione dell’insieme dei dati e dei documenti di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi dei pazienti.

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